L’architettura ha diverse responsabilità, tra le quali una delle più importanti risulta essere l’effetto che essa genera sul benessere delle persone.
Essa può avere un effetto tale sulla nostra vita, da non poter essere ridotta solo ad una questione stilistica, funzionale ed economica. Il nostro approccio alla vita di tutti i giorni riflette anche le qualità, caratteristiche, stati d’animo, che assimiliamo dall’ambiente in cui viviamo, lo spazio costruito è cioè parte integrante della nostra biografia...
Per poter spingere l’architettura oltre il limite di ciò che è utile dal punto di vista materiale, è oggi possibile sfruttare e sviluppare la capacità di poter ascoltare l’ambiente, utilizzando un nuova metodologia, denominata K-BUILD™.
K-BUILD™ ristabilisce l’equilibrio ottimale tra l’uomo l’ambiente in cui vive.
Secondo la filosofia su cui K-BUILD™ si fonda, ogni ambiente è una entità viva che stabilisce quotidianamente importanti relazioni con l’uomo, con gli oggetti che contiene, con le strutture che lo compongono. Se queste relazioni non sono equilibrate, si possono avvertire sensazioni di disagio o malessere, proprio come accade in un rapporto tra due persone.
Indagando le connessioni tra l’uomo e lo spazio in cui vive o vivrà (nel caso di applicazione a progetti edilizi), K-BUILD™ permette trovare, tra le diverse possibili configurazioni spaziali, la combinazione ottimale, quella cioè che ci consente di creare un luogo confortevole e che rispecchi i nostri desideri.
K-BUILD™ può essere applicato a progetti edilizi e ad immobili esistenti: abitazioni, luoghi di lavoro, spazi collettivi (scuole, case di cura, ecc.), nonché ad immobili che devono essere venduti. Esso potenzia alcune prestazioni dell'ambiente costruito, in particolare quelle in grado di migliorare professione e vita privata rendendole fluide e piacevoli.
K-BUILD™ nasce da un’idea di Caterina Locati.
www.kbuild.org
info@kbuild.org